Descrizione
Approvato in via definitiva il decreto legge sulla vaccinazione obbligatoria per iscriversi a nidi, materne e scuola dell'obbligo.
La norma prevede: divieto di iscrizione e sanzioni per chi non è in regola, è però possibile l'autocertificazione, che permette di iscrivere il figlio anche se non si trovano i documenti relativi alle vaccinazioni e dà loro un termine per mettersi in regola. Basterà anche presentare un documento che dimostri di avere una prenotazione alla Asl.
10 vaccinazioni obbligatorie
Per iscriversi a scuola bisognerà avere 10 vaccini, mentre per altri 4 è prevista un'offerta attiva e gratuita. Le 10 vaccinazioni obbligatorie sono quelle contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia e varicella. Sei dei 10 vaccini obbligatori saranno somministrati in formulazione esavalente (poliomielite, tetano, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae B e pertosse), gli altri 4 in tetravalente (morbillo, parotite, rosolia e varicella). Per questi ultimi è prevista l'obbligatorietà per 3 anni, con successiva verifica del raggiungimento della copertura di sicurezza. Le 4 vaccinazioni offerte attivamente sono quelle contro meningococco B, meningococco C, pneumococco e rotavirus. In questo modo diventano 14 i vaccini inseriti nel decreto.
Non tutti i bambini da 0 a 6 anni dovranno però farle tutte, perchè per ogni classe di età verranno considerate solo le vaccinazioni previste a suo tempo dal piano vaccinale.
Le età
Il decreto stabilisce le fasce d'età in cui fare le vaccinazioni.
Nati 2001-2011 - dovranno aver fatto l'esavalente e anti morbillo, parotite e rosolia (9 vaccini)
Nati 2012-2016 - dovranno fare i vaccini dei nati negli anni precedenti più il meningococco C (10 vaccini)
Nati 2017 - dovranno fare i vaccini dei nati negli anni precedenti più meningococco C e varicella (12 vaccini)
Gli obblighi e le sanzioni
Il decreto vale per i bambini e i ragazzi da 0 a 16 anni. Quelli che frequentano il nido e la materna non vengono ammessi se non sono in regola con le vaccinazioni. Chi invece va alla scuola dell'obbligo e cioè elementari, medie e primi due anni delle superiori, viene comunque iscritto. I genitori però rischiano una sanzione da 100 a 7.500 euro (teoricamente ripetibile ogni anno) a meno che non facciano al figlio le vaccinazioni mancanti entro il termine indicato dalla Asl, trascorso quel termine, la stessa Asl "provvede a segnalare l'inadempimento dell'obbligo vaccinale alla procura della repubblica presso il Tribunale per i minorenni per gli eventuali adempimenti di competenza". Non si parla più di togliere la potestà genitoriale, misura rimessa alla valutazione dei giudici.
L'iscrizione, termini
Al momento dell'iscrizione i dirigenti scolastici devono chiedere ai genitori la documentazione che provi le avvenute vaccinazioni. Se questa non c'è oppure è carente devono fare una segnalazione alla Asl entro 10 giorni. L'ufficio di igiene li convoca, cerca di convincerli se sono contrari a questa forma di prevenzione e appunto gli dà un termine per mettersi in regola.
Le eccezioni
Se a un bambino mancano dei vaccini ma i genitori dimostrano che hanno una prenotazione alla Asl per farli non ci sono problemi, stessa cosa se il bambino ha già avuto una malattia vaccinabile e quindi è immunizzato, ma in questo caso deve essere presentato un certificato medico che lo dimostri. Altra eccezione è quella di chi ha problemi di salute che rendono pericoloso fare il vaccino. Anche in questo caso ci sarà l'iscrizione a scuola.
Il certificato vaccinale
Documento che attesta quante e quali vaccinazioni sono state fatte. L'idea è di evitare le code e di permettere alle famiglie lombarde di scaricare il documento online. Come? Consultando il Fascicolo sanitario elettronico, una sorta di "faldone" digitale in cui sono contenute tutte le informazioni sulla salute di ogni cittadino lombardo. Unico neo, il primo accesso: per visualizzare il documento sono necessarie delle credenziali, che vengono rilasciate dagli uffici scelta e revoca delle ex Asl. I genitori, quindi, dovranno andare allo sportello, dare il consenso al trattamento dei dati e ottenere così le password.
L'autocertificazione
I genitori al momento dell'iscrizione, che avviene nei primi mesi dell'anno, oltre che nei casi illustrati nel capitolo precedente potranno comunque far accettare a scuola il figlio presentando un'autocertificazione dove si dichiara che i vaccini sono stati fatti. Successivamente dovranno documentare l'effettuazione dei vaccini. L'autocertificazione sarà valida per l'anno scolastico 2017-2018.
L'anno scolastico 2017/2018
Per l'anno scolastico 2017/2018 sono previste alcune disposizioni transitorie. La documentazione riguardante le avvenute vaccinazioni va presentata entro il 10 settembre (e non nel momento dell'iscrizione che è già passato). Inoltre la documentazione può essere sostituita dall'autocertificazione e in tale caso, la documentazione comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie deve essere presentata entro il 10 marzo 2018. Vale sempre la disposizione in base alla quale basta presentare la richiesta alla Asl per essere in regola.
I documenti che è possibile presentare:
Ecco quali documenti si possono fornire alla scuola:
1- vaccinazioni obbligatorie effettuate in base all'età
2- avvenuta immunizzazione dopo malattia
3- documentazione che comprova requisiti per omissione o differimento delle vaccinazioni
4- copia della richiesta di vaccinazione effettuata alla Asl per le vaccinazioni obbligatorie non ancora effettuate. Richiesta che può essere effettuata per telefono (con appuntamento fissato), via mail alla Asl con posta ordinaria o Pec, con raccomandata con avviso di ricevimento.
Solo per quest'anno scolastico, in alternativa alla presentazione della copia della formale richiesta di vaccinazione, si potrà presentare una autocertificazione in cui si dichiara di aver chiesto alla Asl di effettuare le vaccinazioni mancanti.
La scadenza
Le famiglie con bambini che frequentano servizi educativi per l'infanzia o scuole dell'infanzia, incluse le private non paritarie, devono presentare la documentazione richiesta entro l'11 settembre (il 10 è festivo). La presentazione dei documenti è requisito d'accesso. Che vuol dire che non verranno accettati bambini per i quali non è stata presentata documentazione. Nelle scuole dove le lezioni cominciano dopo l'11 settembre la documentazione potrà essere presentata anche dopo, ma sempre entro il giorno di avvio delle lezioni. Chi avesse utilizzato l'autocertificazione, ha tempo fino al 10 marzo per presentare la documentazione comprovante di aver effettuato le vaccinazioni. Se non lo farà il bambino non potrà più frequentare la scuola, ma rimarrà iscritto e verrà riammesso a documentazione presentata. In ogni caso il caso sara segnalato, entro i dieci giorni dalla mancata presentazione, alla Asl competente che avvierà la procedura prevista per recuperare le mancate vaccinazioni
Farmacia e Anagrafe
E' prevista la possibilità in via sperimentale di prenotare le vaccinazioni nelle farmacie convenzionate attraverso il Centro unificato di prenotazione (Sistema Cup). Viene anche istituita l'Anagrafe vaccinale nazionale, che registrerà la vita vaccinale degli italiani, per ricostruire i vaccini effettuati, i richiami da fare e individuare chi non può sottoporsi alla profilassi. Viene inoltre rafforzata la farmacovigilanza per la rilevazione degli eventi avversi legati ai vaccini, ma anche i danni della mancata vaccinazione
La norma prevede: divieto di iscrizione e sanzioni per chi non è in regola, è però possibile l'autocertificazione, che permette di iscrivere il figlio anche se non si trovano i documenti relativi alle vaccinazioni e dà loro un termine per mettersi in regola. Basterà anche presentare un documento che dimostri di avere una prenotazione alla Asl.
10 vaccinazioni obbligatorie
Per iscriversi a scuola bisognerà avere 10 vaccini, mentre per altri 4 è prevista un'offerta attiva e gratuita. Le 10 vaccinazioni obbligatorie sono quelle contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia e varicella. Sei dei 10 vaccini obbligatori saranno somministrati in formulazione esavalente (poliomielite, tetano, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae B e pertosse), gli altri 4 in tetravalente (morbillo, parotite, rosolia e varicella). Per questi ultimi è prevista l'obbligatorietà per 3 anni, con successiva verifica del raggiungimento della copertura di sicurezza. Le 4 vaccinazioni offerte attivamente sono quelle contro meningococco B, meningococco C, pneumococco e rotavirus. In questo modo diventano 14 i vaccini inseriti nel decreto.
Non tutti i bambini da 0 a 6 anni dovranno però farle tutte, perchè per ogni classe di età verranno considerate solo le vaccinazioni previste a suo tempo dal piano vaccinale.
Le età
Il decreto stabilisce le fasce d'età in cui fare le vaccinazioni.
Nati 2001-2011 - dovranno aver fatto l'esavalente e anti morbillo, parotite e rosolia (9 vaccini)
Nati 2012-2016 - dovranno fare i vaccini dei nati negli anni precedenti più il meningococco C (10 vaccini)
Nati 2017 - dovranno fare i vaccini dei nati negli anni precedenti più meningococco C e varicella (12 vaccini)
Gli obblighi e le sanzioni
Il decreto vale per i bambini e i ragazzi da 0 a 16 anni. Quelli che frequentano il nido e la materna non vengono ammessi se non sono in regola con le vaccinazioni. Chi invece va alla scuola dell'obbligo e cioè elementari, medie e primi due anni delle superiori, viene comunque iscritto. I genitori però rischiano una sanzione da 100 a 7.500 euro (teoricamente ripetibile ogni anno) a meno che non facciano al figlio le vaccinazioni mancanti entro il termine indicato dalla Asl, trascorso quel termine, la stessa Asl "provvede a segnalare l'inadempimento dell'obbligo vaccinale alla procura della repubblica presso il Tribunale per i minorenni per gli eventuali adempimenti di competenza". Non si parla più di togliere la potestà genitoriale, misura rimessa alla valutazione dei giudici.
L'iscrizione, termini
Al momento dell'iscrizione i dirigenti scolastici devono chiedere ai genitori la documentazione che provi le avvenute vaccinazioni. Se questa non c'è oppure è carente devono fare una segnalazione alla Asl entro 10 giorni. L'ufficio di igiene li convoca, cerca di convincerli se sono contrari a questa forma di prevenzione e appunto gli dà un termine per mettersi in regola.
Le eccezioni
Se a un bambino mancano dei vaccini ma i genitori dimostrano che hanno una prenotazione alla Asl per farli non ci sono problemi, stessa cosa se il bambino ha già avuto una malattia vaccinabile e quindi è immunizzato, ma in questo caso deve essere presentato un certificato medico che lo dimostri. Altra eccezione è quella di chi ha problemi di salute che rendono pericoloso fare il vaccino. Anche in questo caso ci sarà l'iscrizione a scuola.
Il certificato vaccinale
Documento che attesta quante e quali vaccinazioni sono state fatte. L'idea è di evitare le code e di permettere alle famiglie lombarde di scaricare il documento online. Come? Consultando il Fascicolo sanitario elettronico, una sorta di "faldone" digitale in cui sono contenute tutte le informazioni sulla salute di ogni cittadino lombardo. Unico neo, il primo accesso: per visualizzare il documento sono necessarie delle credenziali, che vengono rilasciate dagli uffici scelta e revoca delle ex Asl. I genitori, quindi, dovranno andare allo sportello, dare il consenso al trattamento dei dati e ottenere così le password.
L'autocertificazione
I genitori al momento dell'iscrizione, che avviene nei primi mesi dell'anno, oltre che nei casi illustrati nel capitolo precedente potranno comunque far accettare a scuola il figlio presentando un'autocertificazione dove si dichiara che i vaccini sono stati fatti. Successivamente dovranno documentare l'effettuazione dei vaccini. L'autocertificazione sarà valida per l'anno scolastico 2017-2018.
L'anno scolastico 2017/2018
Per l'anno scolastico 2017/2018 sono previste alcune disposizioni transitorie. La documentazione riguardante le avvenute vaccinazioni va presentata entro il 10 settembre (e non nel momento dell'iscrizione che è già passato). Inoltre la documentazione può essere sostituita dall'autocertificazione e in tale caso, la documentazione comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie deve essere presentata entro il 10 marzo 2018. Vale sempre la disposizione in base alla quale basta presentare la richiesta alla Asl per essere in regola.
I documenti che è possibile presentare:
Ecco quali documenti si possono fornire alla scuola:
1- vaccinazioni obbligatorie effettuate in base all'età
2- avvenuta immunizzazione dopo malattia
3- documentazione che comprova requisiti per omissione o differimento delle vaccinazioni
4- copia della richiesta di vaccinazione effettuata alla Asl per le vaccinazioni obbligatorie non ancora effettuate. Richiesta che può essere effettuata per telefono (con appuntamento fissato), via mail alla Asl con posta ordinaria o Pec, con raccomandata con avviso di ricevimento.
Solo per quest'anno scolastico, in alternativa alla presentazione della copia della formale richiesta di vaccinazione, si potrà presentare una autocertificazione in cui si dichiara di aver chiesto alla Asl di effettuare le vaccinazioni mancanti.
La scadenza
Le famiglie con bambini che frequentano servizi educativi per l'infanzia o scuole dell'infanzia, incluse le private non paritarie, devono presentare la documentazione richiesta entro l'11 settembre (il 10 è festivo). La presentazione dei documenti è requisito d'accesso. Che vuol dire che non verranno accettati bambini per i quali non è stata presentata documentazione. Nelle scuole dove le lezioni cominciano dopo l'11 settembre la documentazione potrà essere presentata anche dopo, ma sempre entro il giorno di avvio delle lezioni. Chi avesse utilizzato l'autocertificazione, ha tempo fino al 10 marzo per presentare la documentazione comprovante di aver effettuato le vaccinazioni. Se non lo farà il bambino non potrà più frequentare la scuola, ma rimarrà iscritto e verrà riammesso a documentazione presentata. In ogni caso il caso sara segnalato, entro i dieci giorni dalla mancata presentazione, alla Asl competente che avvierà la procedura prevista per recuperare le mancate vaccinazioni
Farmacia e Anagrafe
E' prevista la possibilità in via sperimentale di prenotare le vaccinazioni nelle farmacie convenzionate attraverso il Centro unificato di prenotazione (Sistema Cup). Viene anche istituita l'Anagrafe vaccinale nazionale, che registrerà la vita vaccinale degli italiani, per ricostruire i vaccini effettuati, i richiami da fare e individuare chi non può sottoporsi alla profilassi. Viene inoltre rafforzata la farmacovigilanza per la rilevazione degli eventi avversi legati ai vaccini, ma anche i danni della mancata vaccinazione
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Ultimo aggiornamento pagina: 04/09/2017 10:18:36